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SC Malattie Infettive e Tropicali I, osp. Amedeo di Savoia, Torino SS Medicina dei Viaggi
ASL Città di Torino

Febbre emorragica di Lassa


Che cos’è

La febbre emorragica di Lassa è una febbre emorragica virale trasmessa per contatto con roditori infetti o con i loro escrementi, specie le urine, ma anche per contatto con sangue, tessuti o secrezioni di persone a loro volta infette. Si tratta di una zoonosi causata da un virus appartenente alla famiglia degli Arenaviridae. Scoperta la prima volta nella città di Lassa in Nigeria nel 1969, è attualmente considerata endemica nelle foreste e nelle savane dell’Africa Occidentale dalla Nigeria al Senegal (vedi Figura). Ogni anno vengono colpite circa 500.000 persone con un picco di incidenza nella stagione secca tra Gennaio e Aprile. 




Come si manifesta la malattia ?

L’incubazione della malattia varia dai 3 ai 16 giorni: generalmente si manifesta in forma lieve, ma in un 5-10% dei casi si presenta come una grave malattia multisistemica talora mortale.
Più frequentemente è accompagnata da febbre, cefalea, mialgie e malessere generale, ma comuni sono anche faringite, dolore retrosternale, tosse e sintomi gastrointestinali. Talora si rilevano edema periorbitale, congiuntivite e rash maculopapulare. Le complicanze consistono in emorragie cutanee e mucose (15-20%) e perdita di udito (25-30%) che in metà dei casi è permanente. Particolarmente a rischio sono le donne in gravidanza.
La diagnosi si ottiene mediante dosaggio degli anticorpi specifici. E’ anche possibile isolare il virus dal sangue o dalle urine.


Cosa si può fare ?

Non esiste una vaccinazione. Il trattamento consiste nelle cure di supporto; tra i farmaci si ipotizza l’impiego della ribavirina che sembrerebbe essere in grado di ridurre la gravità e la durata della malattia, se somministrata fin dai primi giorni di comparsa dei sintomi. I viaggiatori si possono difendere facendo particolare attenzione ad evitare il contatto con i roditori o con il loro habitat; nel caso di verificasse la possibilità di contatto con pazienti infetti o sospetti tali è necessario utilizzando tutte le misure di protezione individuale (maschere, guanti, camici).
Durante un’epidemia è strettamente necessario isolare i pazienti malati.


L'epidemia

Epidemie sono state osservate negli ultimi anni in Sierra Leone (2004) e in Nigeria (2005).



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